Feng-shui, mobili ecologici e cromoterapia per la cameretta, giocattoli biologici, e così via: il benessere e la salute del nostro bambino prima di tutto! Ma qualcuno ha mai pensato a quali dovrebbero essere le condizioni migliori della “prima casa” dei nostri piccoli? Stiamo parlando di placenta e liquido amniotico, che li abbracciano e li proteggono nei primi 9 mesi della loro vita.
Scorie Acide nel Liquido Amniotico: Cosa Comportano?
Recenti studi hanno messo in evidenza come l’attuale tendenza della popolazione ad accumulare scorie acide nella matrice extracellulare abbia contribuito a rendere sempre più acido (da pH 8-8,5 a 7,4) anche il liquido amniotico: si riduce, quindi, la sua capacità protettiva e si altera l’equilibrio idrominerale del nascituro.
Questo può comportare conseguenze sia per il feto che per la mamma, come ad esempio:
- mancanza di sincronia tra il metabolismo materno e quello fetale;
- ritardo nella crescita e nello sviluppo del feto;
- diminuzione nella protezione da infezioni e tossine durante l”attraversamento del canale del parto;
- squilibri nell’assetto ormonale del nascituro;
- modifiche nelle prime esperienze psico-sensoriali del feto che risulta più agitato, perché percepisce meno l’odore materno attraverso un liquido amniotico troppo acido;
- predisposizione a patologie dismetaboliche nel nascituro;
- ipertensione arteriosa ed edemi nella madre.
Come Ridurre le Scorie Acide in Gravidanza?
Può essere utile assumere durante i primi 6 mesi di gravidanza:
- modificare l”alimentazione evitando gli alimenti più acidificanti (carne, zuccheri, alcool..);
- inserire un integratore alcalinizzante a base di minerali citrati (sodio, calcio, magnesio, potassio, zinco);
contribuendo a mantenere attivo il sistema di tamponi presenti nel sangue e in altri tessuti della madre, si permette all’organismo di mantenere il pH a livelli costanti, anche all”interno della placenta, nonostante la continua produzione di acidi da parte del metabolismo cellulare.