Carum carvi (Cumino)

Le Proprietà

I frutti di Carum carvi, noto anche come Cumino, sono utili per il sollievo sintomatico di disturbi digestivi come gonfiore, flatulenza e spasmi del tratto gastrointestinale.

L’olio essenziale ottenuto per distillazione in corrente di vapore dai frutti secchi, è riconosciuto come carminativo ed esercita una azione di sostegno dall’attività gastrointestinale, migliorandone anche la motilità.

I prevalenti effetti dell’olio essenziale di Carum carvi (spasmi, flatulenza, gonfiore, sindrome dell’intestino irritabile) derivano dalla capacità del fitocomplesso di inibire i processi di fermentazione intestinale; l’olio essenziale ha dimostrato di agire come rilassante della muscolatura liscia intestinale.

La droga del Carum carvi è costituita dai frutti che contengono il 3-7% di olio essenziale composto in gran parte da (+)-carvone, (+)-limonene ed altri terpeni.

L’estratto WS® 1520 ha evidenziato negli studi azione carminativa e antimicrobica. L’olio essenziale di Cumino (WS® 1520) in sinergia con l’olio essenziale di Menta piperita (WS® 1340) ha mostrato di lenire il dolore addominale e ridurre i crampi, risolvere il gonfiore e prevenire la formazione di gas.

Carum carvi: la pianta

Il cumino dei prati (Carum carvi L.), è una pianta biennale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, Nativa del Nord Europa, Asia e Nord Africa, che non deve confondersi con il cumino (Cuminum cyminum), che presenta frutti simili ma con un aroma completamente differente.

Cresce spontaneo nei luoghi erbosi incolti, nei prati in montagna, ai bordi delle strade e nei fossi rurali di tutta Europa. La pianta presenta delle foglie allungate e sottili, il fusto della pianta raggiunge un’altezza di 40-60 centimetri e getta fiori riuniti in infiorescenze a ombrella di colore bianco o rosa. I suoi frutti come quelli delle altre specie di Ombrellifere sono erroneamente detti semi, si presentano neri affusolati agli estremi e sono lunghi circa due millimetri.

Fiori e frutti cumino dei prati

La storia della pianta

La storia dell’uso del Carum carvi come rimedio risale ai tempi degli antichi Greci, che conoscevano e usavano abitualmente l’erba come spezia e per scopi medicamentosi. Gli Egizi ne usavano già semi per tenere lontani gli spiriti cattivi dai loro morti. Il carvi è inoltre menzionato da Plinio e da Dioscoride: quest’ultimo, medico greco, lo prescriveva alle giovani donne per massaggiare la pelle e mantenere un bel colorito. I soldati di Giulio Cesare consumavano un pane fatto con le radici della pianta.

Nel medioevo era ben conosciuto e comunemente usato come spezia e come rimedio medicamentoso (carminativo e digestivo) e rappresentava un importante bene di scambio commerciale in Europa. La Polonia, attraverso il porto di Danzica, fu tra i paesi maggiormente al centro delle esportazioni di Carum carvi.

Prodotti Schwabe

a base di Carum carvi WS® 1520

Gaspan®

Disturbi gastrointestinali funzionali