Urtica dioica

Le Proprietà

La droga dell’Urtica è rappresentata dall’intera pianta. In particolare, mentre le foglie vengono usate per il trattamento adiuvante dell’artrite e dei reumatismi, alle radici vengono ascritte interessanti proprietà sull’iperplasia prostatica benigna (IPB). Infatti, i lignani presenti nelle radici, sembrano essere i responsabili dell’inibizione dell’interazione tra la globulina legante gli ormoni sessuali e il 5α-testosterone, oltre che una inibizione dell’enzima 5α-reduttasi. Da recenti studi è emerso che l’estratto di radici di ortica è anche in grado di inibire l’attività dell’enzima aromatasi a livello della prostata, un enzima responsabile della conversione degli androgeni in estrogeni. La frazione polisaccaridica delle radici, inoltre, manifesta una azione antinfiammatoria, che può avere un ruolo importante nella riduzione dell’ostruzione cervicoprostatica, contribuendo al miglioramento dei disturbi della minzione in caso di IPB.

In particolare, l’estratto brevettato dai laboratori Willmar Schwabe di radici di
Urtica dioica WS® 1031 garantisce elevati standard qualitativi: il controllo di tutta la filiera produttiva fino dalla piantagione, i processi estrattivi brevettati ed il contenuto in componenti farmacologicamente attivi garantiscono a questo estratto qualità farmaceutica e garanzie di efficacia e sicurezza. L’estratto WS® 1031 contiene molecole farmacologicamente attive, come fitosteroli, derivati triterpenici, fenilpropano derivati (ad esempio lignani), ceramidi, acidi grassi idrossilici, polisaccaridi, composti fenolici semplici e lectine. Molti studi clinici disponibili su questo estratto, utilizzato in associazione all’estratto di Serenoa repens WS® 1473, dimostrano l’effettivo miglioramento dei sintomi urinari associati a IPB.

Descrizione della pianta

L’Urtica dioica L. (Urticaceae) è una pianta erbacea perenne, alta tra i 30 e i 120 cm, comunemente nota come ortica. Ha fusto eretto (1,5 m) a sezione quadrangolare. La radice è rizomatosa, strisciante, provvista di numerose radichette. Le foglie sono ovali-cuoriformi, opposte, provviste di picciolo con i margini dentati e ricoperte da numerosi peli urticanti. I fiori sono piccoli e poco appariscenti, di colore verdastro, riuniti in lunghe spighette che compaiono da giugno a ottobre. Come dice il nome stesso è una pianta dioica vale a dire che ci sono individui che portano solo fiori femminili e altri che portano solo fiori maschili. A prima vista si riconoscono facilmente, in quanto, nelle “piante femminili” i fiori sono riuniti in spighe pendule mentre nelle “piante maschili” i fiori sono riuniti in spighe erette. Tutta la pianta è ricoperta da una fitta peluria urticante, che rilascia acetilcolina, istamina, colina ed acido formico.

La storia della pianta

Il nome ortica deriva dal latino urere che significa “bruciare” in riferimento ai suoi peli urticanti. Le sue proprietà si conoscevano già nell’antichità. Castore Durante, ad esempio, nel suo “Herbario Nuovo” (1585), dopo aver detto: “È così notissima pianta l’ortica, che si conosce da ciascuno fino nella notte oscura”, elencò una vastissima quantità di “virtù di dentro” e di “virtù di fuori”.

Un trattamento “eroico” in caso di dolori reumatici consiste nella “urticazione”, cioè il percuotere la pelle con un mazzo di ortiche appena raccolte. La sostanza urticante contenuta nella pianta penetrando nella cute provoca un benefico senso di calore, particolarmente utile in caso di lombalgie o sciatalgie.

Prodotti Schwabe

a base di Urtica dioica WS® 1031