Melissa officinalis

Le Proprietà

La droga della pianta, ovvero la parte di pianta che contiene le sostanze attive (fitocomplesso), è rappresentata dalle foglie fresche o essiccate.

Le foglie utilizzate per la preparazione dell’estratto sono ricche di diversi principi attivi quali tannini, flavonoidi, acidi idrossicinnamici (acido rosmarinico, caffeico, clorogenico,…) e olio essenziale, principalmente costituito da monoterpeni (citrale, citronellale, geraniolo, nerolo, linalolo, farnesile acetato) e sesquiterpeni.

Gli estratti acquosi del fitocomplesso hanno un’azione sedativa e per questo motivo la pianta è particolarmente indicata nei disturbi gastrici di origine nervosa, nell’irritabilità e nelle difficoltà di addormentamento. L’azione sedativa si manifesta inoltre a livello dell’apparato cardiovascolare, dove esercita azione ipotesiva (abbassa la pressione).

Studi clinici evidenziano l’efficacia della Melissa nei disturbi del sonno, specie se in associazione con la Valeriana, pianta anch’essa nota per le sue proprietà sedative.

L’olio essenziale di Melissa, principale componente del fitocomplesso, ha inoltre attività antispasmodica ed antinfiammatoria, oltre che antibatterica, antivirale ed antifungina.

Infine, i componenti fenolici (ac. rosmarinico) dell’estratto di Melissa esercitano proprietà antiossidanti ed inibiscono la perossidazione lipidica, ovvero l’ossidazione dei lipidi ad opera dei cosiddetti “radicali liberi”.

Descrizione della pianta

La Melissa officinalis è una erba perenne della famiglia delle Labiatae, originaria dell’Asia orientale e delle regioni orientali del Mediterraneo, ma coltivata anche in Europa ed in America. È detta volgarmente “erba limoncina”, in quanto le sue foglie emanano un odore aromatico di limone.

La pianta può arrivare all’altezza di 90 cm, ha generalmente fusto eretto e ramificato, con foglie di forma ovale-allungata, lucide sulla parte superiore e glauche su quella inferiore. I fiori, a gruppi di 3-5, sono di colore bianco-roseo.

La storia della pianta

L’utilizzo della Melissa risale a tempi antichi. Già all’epoca di Galeno e Dioscoride (Antica Roma) e successivamente di Paracelso, la pianta veniva consigliata per le malattie che venivano attribuite ad un difetto di energia cerebrale. Serapio intorno al 1200 d.C. la descriveva come capace di alleviare la tristezza e le inquietudini della mente.

L’alcolato di Melissa, nota anche come “Acqua di melissa”, fu inventato dai Carmelitani Scalzi a Parigi nel 1611 e popolarmente veniva utilizzato per le sue proprietà antispasmodiche in varie situazioni: dal mal di denti alla crisi di nervi.

Ad oggi l’infuso di melissa viene utilizzato, grazie al sapore gradevole e rinfrescante, in caso di influenza, febbre e raffreddore.

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