Diabete e inquinamento: c’è relazione?

Il diabete di tipo 2 nasce dal concorso di due meccanismi: l’alterazione della secrezione di insulina e la ridotta sensibilità dei tessuti bersaglio (muscolo, fegato e tessuto adiposo) alla sua azione (insulino-resistenza).

L’insulina è il principale ormone che regola l’ingresso del glucosio dal sangue nelle cellule: se la sua disponibilità è alterata o se le cellule rispondono inadeguatamente ad essa, il glucosio non può essere efficacemente utilizzato dal nostro organismo, e questo comporta uno stato di carenza di glucosio nei tessuti e, viceversa, elevati valori nel sangue.

 

Ad oggi, questo disturbo metabolico sembrava essere associato soprattutto a fattori genetici comportamentali e nutrizionali:

  • obesità viscerale
  • eccessiva sedentarietà
  • assunzione esagerata di carboidrati e grassi

 

Ma recenti studi compiuti in America, Germania, Danimarca, Canada e Giappone dimostrano che c’è effettivamente una correlazione tra inquinamento atmosferico e insulino-resistenza, aumento di sostanze pro-infiammatorie nel sangue e alterazioni nell”attività di alcuni organuli cellulari come i mitocondri.

Ma procediamo per ordine esaminando alcune di queste ricerche.

  • Le polveri sottili. Il particolato ultrafine PM 2,5, cioè particelle con diametro inferiore ai 2,5 nanometri (meno di un quarto di centesimo di millimetro) è uno dei principali componenti dei fumi e dei gas di scarico dei veicoli a motore e delle produzioni industriali: secondo studi compiuti dai ricercatori del Children’s Hospital di Boston, l’esposizione prolungata al PM2,5 predisporrebbe all”insorgenza di diabete di tipo 2, soprattutto tra individui caratterizzati da un buon stile di vita, non fumatori, mediamente attivi sul piano fisico
  • Gli ossidi di azoto (NOx). Studi recenti su un gruppo di circa 4.000 donne Afroamericane che hanno vissuto per 10 anni nella città di Los Angeles hanno rilevato che l’esposizione al NOx farebbe aumentare il rischio di diabete e di ipertensione.

 

Nell’agosto del 2013 la nota rivista “Diabetologia” ha pubblicato inoltre il risultato di uno studio compiuto su 397 bambini tedeschi di circa 10 anni che rileva la relazione tra inquinamento, stress ossidativo a carico di lipidi e proteine organiche e insorgenza di diabete nel campione di indagine. Per dirla in numeri, l”insulino-resistenza associata alla patologia diabetica cresce

  • del 17% per ogni aumento di 10,6 g/m3 di biossido di azoto
  • del 19% per ogni 6 g/m3 in più di PM2,5

Per ridurre l’azione di queste sostane tossiche possiamo ricorrere alla zeolite Clinoptilolite, un minerale di origine vulcanica con dimostrata capacità di assorbire i radicali liberi, i metalli pesanti e altre sostanze tossiche presenti nel nostro corpo come una spugna che assorbe lo sporco poi espulse attraverso le feci.