Rimedi per Insonnia in Menopausa

La biochimica e l’architettura del sonno è tanto importante quanto delicata. Una sua variazione ha infatti implicazioni su molti aspetti dello stato di salute. Una delle cause principali di una sua alterazione sono gli squilibri ormonali, particolarmente evidenti in menopausa.

L’insonnia in menopausa è infatti caratterizzata da una diminuzione della qualità del sonno, accentuata dalla presenza anche di vampate e sudorazioni notturne.

 

Insonnia e Menopausa

Il passaggio nella vita di una donna alla menopausa indica l’inizio della diminuzione di estrogeni e progestinici, che porta a diversi sintomi tra cui anche l’alterazione dell’umore e l’insorgenza di stati d’ansia che portano ad una difficoltà a rilassarsi e ad avere un sonno profondo ristoratore. Questo meccanismo diventa una sorta di loop negativo che, se non opportunamente controllato, tende a peggiorare e ad accentuare i diversi sintomi.

La carenza di estrogeni in menopausa, inoltre, porta ad una diminuita produzione di serotonina che comporta l’alterazione del ritmo sonno-veglia. Tale alterazione può evidenziarsi con una difficoltà di addormentamento o con risvegli notturni. Accade dunque spesso che menopausa e insonnia vadano, sfortunatamente, a braccetto.

Oltre alle vampate e alle palpitazioni anche l’eventuale aumento di peso dovuto al cambio del metabolismo può disturbare il sonno, soprattutto se incide sulla respirazione.

Infine, uno dei sintomi più frequenti in menopausa è la presenza di dolori muscolari e osteoarticolari, che possono anch’essi disturbare il sonno creando una sorta di irrequietezza muscolare una volta che ci si sdraia per riposare.

Fatte queste premesse, diversi sono i comportamenti e gli accorgimenti che possono migliorare il binomio menopausa e insonnia.

 

Come Ritrovare il Buon Sonno

Anche per l’insonnia in menopausa le abitudini di vita e l’alimentazione possono decisamente migliorare la situazione, poiché permettono al corpo di ritrovare la capacità di riposare e di evitare antipatici risvegli in orari inopportuni.

Dal punto di vista alimentare si dovrebbero evitare gli eccessi, riducendo gli zuccheri, l’alcol e la caffeina, soprattutto nella fase serale. Risulta invece utile comprendere nei propri pasti alimenti come le mandorle e le nocciole, noti per essere ricchi triptofano (precursore della serotonina), i carboidrati complessi e gli amidi che mantengono livelli costanti di zuccheri nel sangue e favoriscono dunque il riposo.

Inoltre, è necessario avere delle abitudini regolari sia sull’orario in cui si va a letto, sia sul tipo di attività fisica svolta, in modo frequente e in orari adeguati.

Nella fase serale sarà importante svolgere attività rilassanti ed evitare occasioni che possano stimolare il sistema nervoso come attività sportive energizzanti.

 

Insonnia in Menopausa: Quali Piante Aiutano?

A livello integrativo diventano un supporto ottimale i fitoestrogeni da soia o trifoglio e fitoprogestinici da dioscorea villosa in abbinamento ad estratti vegetali come la salvia per ridurre le sudorazioni notturne o la griffonia che contribuisce a migliorare il ritmo sonno-veglia.

Inoltre, l’integrazione di magnesio favorisce il rilassamento muscolare e la riduzione di problematiche osteoarticolari e crampi che possono disturbare il riposo.

Alla base dell’approccio più specifico e mirato alla risoluzione dell’insonnia in menopausa vi sono piante come Valeriana e Melissa. Gli estratti di queste piante hanno infatti effetto sul recettore del Gaba, il principale neurotrasmettitore inibitorio dal quale dipende direttamente l’induzione del sonno. Oltre a migliorare insorgenza e durata dell’addormentamento, l’estratto di Valeriana agisce anche sul recettore dell’adenosina, con il conseguente miglioramento della qualità del sonno. Con questo aiuto si potrà quindi dormire prima, più a lungo, e svegliarsi più riposati!

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