Quando si parla di igiene a livello vaginale, non tutti i prodotti presenti sul mercato possono essere considerati validi né tantomeno possono essere utilizzati in modo indiscriminato per lunghi periodi senza creare sgradevoli effetti collaterali. Approfondiamo l’argomento mettendo a confronto alcuni aspetti positivi di prodotti per l’equilibrio vaginale rispetto ad alcuni aspetti negativi di prodotti igienizzanti troppo aggressivi. I pro dei riequilibranti vaginali
- Avrete notato che stiamo parlando di riequilibranti e non di lavande, in quanto un valido prodotto per la salute e il benessere delle zone vaginali non dovrebbe “lavare” e quindi non dovrebbe “portare via”, bensì restituire qualcosa che aiuti la mucosa vaginale a migliorare la propria fisiologia, soprattutto se alterata come succede in caso di vaginosi batteriche, candidosi e cistiti.
- Se il pH del prodotto riequilibrante è acido come quello normalmente presente nella vagina di una donna in età fertile, compreso quindi tra 3,5 e 4,5, ecco che risulterà utile nel favorire la riproduzione e l’insediamento di Lattobacilli normalmente costituenti la flora eubiotica benefica vaginale.
- La presenza di Lactobacillus acidophilus all’interno del prodotto riequilibrante lo rende utile per contrastare lo sviluppo di batteri o funghi patogeni, di probabile origine intestinale, a ridosso della mucosa vaginale. Sono spesso questi batteri o funghi i responsabili di cattivi odori, perdite gialle o verdi, rossori, gonfiori, bruciori quando il microbiota benefico non è più in grado di proteggere la mucosa vaginale.
- La presenza di Lactobacillus acidophilus nel prodotto riequilibrante aiuta anche il ripristino della flora vaginale benefica dopo terapie antibiotiche.
- Le fibre prebiotiche presenti nel prodotto aumentano la sua capacità di favorire la colonizzazione selettiva della mucosa vaginale da parte di batteri benefici a scapito di quelli patogeni.
- La presenza di acido lattico favorisce l’adesione dei lattobacilli acidofili alla mucosa vaginale e favorisce la produzione di perossido di idrogeno utile nel contrastare la proliferazione di batteri patogeni.
- La formulazione non liquida ma gelatinosa di un prodotto riequilibrante vaginale aumenta il potere di adesione dei Lattobacilli in esso contenuti alla mucosa vaginale, e quindi la sua capacità di ripristinare il normale biofilm in cui la comunità microbica benefica è in grado di moltiplicarsi.
I contro dei lavaggi vaginali
- Le tradizionali lavande vaginali liquide hanno un elevato potere antisettico che contribuisce a neutralizzare non solo i microrganismi patogeni, ma anche quelli benefici presenti nel biofilm vaginale.
- Le lavande vengono spesso addizionate di tensioattivi detergenti che, asportando il muco autoprodotto dalla vagina, la privano di una sua naturale protezione e alterano il suo fisiologico pH acido.
- Le sostanze profumate spesso presenti nelle lavande per coprire temporaneamente i cattivi odori della vagina, anziché rendere più gradevole l’ azione igienizzante, contribuiscono nel tempo ad assottigliare la mucosa vaginale rendendola più vulnerabile.
- Le lavande contenenti troppo liquido o dotate di cannule troppo lunghe determinano un’irrigazione troppo aggressiva, che può contribuire ad estendere un’infezione dalla vagina all’utero o alle tube di Fallopio.
- Le lavande antisettiche, inoltre, sembrano ridurre la probabilità di avere una gravidanza sana in quanto responsabili della propagazione di infezioni batteriche e fungine all’apparato riproduttore.