“Dieta” non significa regime alimentare fortemente ipocalorico. Tentiamo di recuperare, anche nei fatti, il vero significato etimologico per gestire in modo consapevole il controllo del peso: “dieta”, direttamente dal greco antico, ci riconduce primariamente ad uno stile di vita sano che comporta quotidianamente un’azione sinergica tra:
- alimentazione equilibrata (che non deve mai condurre l’organismo allo stress dato dall’alternanza abbuffata-digiuno)
- regolare attività fisica
Dieta e Controllo del Peso
Studi in ambito fisiologico condotti nel 2012 da alcuni membri della Cooperativa Medica Mediterraneo sottolineano come per perdere peso sia preferibile seguire un’alimentazione varia, ricca in frutta e verdura fresche e stagionali, con il giusto quantitativo di carboidrati, grassi e proteine, piuttosto che una dieta fortemente ipocalorica.
Una dieta ipocalorica, infatti, oltre a squilibrare il nostro sistema endocrino, alterando la produzione di ormoni preposti ad inviare segnali di fame e di sazietà importanti nel controllo metabolico dell’appetito, causa una fame ossessiva e induce alla perdita di massa magra (muscolare ed ossea).
Cronodieta: a Ogni Alimento il suo Orario
Avete mai sentito parlare della cronodieta? Essa si basa sugli studi effettuati nel 1992 da due noti medici italiani, Mauro Todisco e Paolo Marconi, che si basa sul consumo di determinati alimenti in precisi momenti della giornata. Vediamo insieme alcune preziose linee-guida che ci aiuteranno a dimagrire… mangiando!
L’assunto iniziale è che non tutti gli alimenti e non tutte le ore sono uguali: i carboidrati, ad esempio, dovrebbero essere assunti entro le 18, cosicché l’organismo abbia il tempo di utilizzarli efficientemente come fonte di energia, mentre le proteine sono più indicate nell’ultima parte della giornata.
- In ottica di controllo del peso, il pasto più importante della giornata, ricco di carboidrati, grassi vegetali e proteine, dovrebbe essere la colazione: questo per limitare gli attacchi di fame fuori orario e perché, dato l’elevato fabbisogno energetico del mattino, gran parte di ciò che ingeriamo viene subito e prontamente consumato. Per questo motivo, se proprio abbiamo voglia di qualcosa di dolce, è preferibile mangiarlo in quel momento.
- A pranzo privilegiamo l’assunzione di moderate porzioni di carboidrati, integrali o semintegrali con limitate quantità di grassi di condimento non animali (olio extravergine di oliva) e piccole quantità di proteine accompagnate da verdure cotte o crude.
- Per cena è bene un pasto frugale, leggero e digeribile con l’accorgimento di consumarlo almeno 3 ore prima di coricarsi: optiamo per proteine vegetali o animali (zuppe di legumi e carne bianca o pesce lesso) evitando i carboidrati che, non utilizzati per la produzione di energia, contribuirebbero ad innalzare la glicemia oltre a causare spesso sgradevoli acidità gastriche; proteine e grassi saranno invece prontamente utilizzati durante i processi anabolici notturni finalizzati alla ricostruzione dei nostri tessuti.