Come Riconoscere una Carenza di Magnesio?

Vi siete mai chiesti come è distribuito il magnesio nel nostro organismo e perché è considerato così importante?

Dovete sapere che il 60-65% del magnesio presente nel nostro corpo è concentrato nelle ossa.

La restante quantità si trova soprattutto nelle cellule muscolari, gli organi che solitamente soffrono per primi quando c’è carenza di magnesio.

Il magnesio è autore di molti processi metabolici essenziali. È coinvolto in 320 diverse reazioni biochimiche responsabili della conduzione neuromuscolare, del tono vasomotorio, della trasmissione nervosa e dell’eccitabilità cardiaca.

Quindi da ciò si comprende come i sintomi da carenza di magnesio partano proprio da una ipofunzionalità di queste reazioni, con risvolti in diversi apparati e funzioni dell’organismo.

 

Come si Arriva a una Carenza?

Il magnesio viene assorbito nell’intestino tenue, ma non sempre in quantità sufficiente. Inoltre, vari fattori endogeni ed esogeni possono portare ad un aumento della perdita e ad una maggiore eliminazione.

La carenza di magnesio non è necessariamente individuabile con gli esami ematici, in quanto un livello di magnesemia ritenuto normale non sempre è identificativo di una corretta quantità a livello dei depositi. La grande quantità di magnesio di cui il nostro organismo ha bisogno è conservata a livello osseo e muscolare. Di contro, quello presente nel sangue è rappresentato da quella minima quota circolante mantenuta tale da meccanismi omoeostatici di equilibrio elettrolitico ematico.

Le condizioni che portano ad una carenza e che richiedono un maggior apporto di magnesio sono:

  • a livello intestinale, la presenza di dissenteria o colite con motilità accelerata;
  • a livello ginecologico, in stati di gravidanza o menopausa;
  • in generale, in presenza di stress psico-fisico lavorativo o sportivo.

Da non sottovalutare sono anche le carenze di magnesio e potassio indotte da farmaci (in primis gli inibitori di pompa e i diuretici) con sintomi soprattutto a livello muscolare ed energetico. Alcuni farmaci, infatti, favorendone una escrezione renale, soprattutto sul lungo tempo comportano una perdita dei suddetti minerali come effetto collaterale.

La categoria delle donne, per motivi fisiologici, è quella maggiormente bisognosa di questo minerale e che più spesso evidenzia sintomi.

 

Carenza di Magnesio e Sintomi nelle Donne

Il ruolo del magnesio nelle varie fasi della vita di una donna risulta cruciale per il mantenimento del suo benessere.

La sintomatologia legata alla sindrome premestruale come disturbi dell’umore, astenia, cefalea, crampi uterini viene attenuata dall’integrazione di magnesio.

La cefalea in generale spesso è sintomo di carenza di magnesio. L’integrazione per un periodo prolungato (indicativamente di almeno due mesi, da verificare col proprio specialista) porta a una diminuzione del numero di giorni di emicrania e ne riduce la frequenza di attacco.

Anche il sistema nervoso ne giova dall’integrazione. Vista la peculiare irritabilità tipica della sindrome è importante favorire una azione rilassante nervosa con l’aiuto del magnesio, che riduce l’eccitabilità delle fibre muscolari,  normalizza la funzione psicologica e riduce il senso di stanchezza.

In gravidanza il magnesio contribuisce a prevenire disturbi come i crampi muscolari. Diventa inoltre un ottimo sostegno osteoarticolare ed energetico anche in menopausa.

Uno dei sintomi di carenza di magnesio che accomuna tutti, donne, uomini, bambini e anziani, è l’astenia, caratterizzata da debolezza degli arti inferiori e difficoltà di concentrazione. Questa trova massima espressione nello sportivo, con manifestazioni di ridotta capacità della resistenza fisica e recupero. Il magnesio in questa situazione contribuisce alla normale funzione muscolare e favorisce il metabolismo energetico, riportando ad uno stato di aumentata energia e di migliore prestazione.

 

È molto facile trovarsi in una condizione di carenza con diversi sintomi che rovinano la nostra quotidianità e condizionano le nostre attività. Per colmarla, accanto ad una alimentazione ricca in cerali integrali, frutta secca e ortaggi a foglia verde è bene integrare con sali di magnesio opportunamente scelti tra quelli meglio assorbiti e maggiormente biodisponibili, come quelli da fonti organiche, preferendo l’utilizzo di più fonti assieme per ottimizzare la resa.

 

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